Lettera del Presidente Mauro Cordova
ad Amministrazione e Sindacati
Egregi,
sono venuto a conoscenza che, oramai da tempo, esiste il D. Lgs 14 settembre 2015, n. 151 che, all'art. 24, introduce una importante novità: "fermi restando i diritti di cui al decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, i lavoratori possono cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie da loro maturati ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che, per le particolari condizioni di salute, necessitano di cure costanti, nella misura, alle condizioni e secondo le modalità stabilite dai contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali compatibilmente più rappresentative sul piano nazionale applicabili al rapporto di lavoro". In sintesi, i genitori di minori gravemente malati o disabili potranno godere delle ferie eccedenti di colleghi "solidali" che vorranno cederle loro.
Questa norma, che vale sia per i dipendenti pubblici che privati , è ispirata ad una legge francese, la c.d. Legge Mathys, adottata dal Senato francese, dopo la morte di un bambino di 10 anni malato di tumore, Mathys Germain, la cui storia, come forse voi ricorderete, commosse il mondo intero. Quando i colleghi del padre appresero della gravità della situazione del ragazzo e capirono che non avrebbe vissuto ancora a lungo, decisero di fare un regalo simbolico al padre di Mathys il quale aveva espresso il desiderio di avere "solo altro tempo da passare con il mio bambino", poiché aveva utilizzato tutti i giorni di ferie e di permesso a sua disposizione. Furono in tutto 170 giorni donati dai compagni di lavoro!!! In questi giorni in cui si sta parlando del nuovo contratto dei dipendenti capitolini, ho deciso di dare voce alle richieste di quelle persone che in questo momento soffrono vicino ai loro affetti più cari, e quindi mi rivolgo a Lei, Signora Sindaca, ed a Voi rappresentanti delle parti sociali affinché questa importante norma venga applicata anche qui nella nostra Amministrazione Comunale. Voglio farmi promotore di questa importante battaglia che posso vincere solo con il vostro indispensabile aiuto, affinché la solidarietà di tante persone che lavorano nella nostra città possa divenire concreta a favore di quelle famiglie di dipendenti che necessitano di aiuto per i loro bambini, per stargli vicino, come un padre ed una madre dovrebbero fare in questi casi. Questa legge è a costo zero per le casse del Comune ed è stata già introdotta in tanti comparti di amministrazioni pubbliche e private importanti, ad esempio come l'ASI (l'Agenzia Spaziale Italiana), e ultimamente, anche il comune di Cagliari (prima città in assoluto in Italia), ha introdotto l'accordo previsto dalla citata legge jobs act.
L'applicazione di questa legge avrebbe, per la nostra città, un grande valore sociale, un istituto moderno e innovativo che farebbe conoscere alla gente che vive nella Capitale d'Italia la grande generosità di uomini e donne che vogliono avere solo la possibilità di aiutare "concretamente" un loro collega in grave difficoltà, "altro che furbetti del cartellino".
Rimango a Vostra disposizione e sono disposto ad incontrarLa per parlare sia con Lei, Signora Sindaca, che, con i sindacati, per mostrarvi che questo sogno di aiuto al prossimo, questo grande dono è possibile, basta solo volerlo.
In attesa di riscontro, è gradita l'occasione per inviare a tutti voi cordiali saluti.